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COLLABORAZIONI

Realismo esistenziale e sintonie artistiche nell’espressione dell’umano

abato 2 marzo 2024 lo Studio Arti Visive inaugura nel proprio spazio espositivo di via delle Beccherie, 41 a Matera, la mostra dal titolo “Realismo esistenziale e sintonie artistiche nell’espressione dell’umano”.

Intorno alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, si formò a Milano, in una particolare temperie culturale e sociale, una corrente artistica innovativa e di grande impatto emotivo legata ad una visione dell’arte cosiddetta “esistenziale” in quanto scaturiva dal tentativo di “riscoperta” della dimensione dell’umano non disgiunta da una feroce critica nei confronti della realtà e della società del tempo.

Racchiusi nella definizione di “realismo esistenziale” coniata nel 1956 dal critico Marco Valsecchi, operarono come gruppo, per circa un decennio, artisti del calibro di Giuseppe Banchieri, Floriano Bodini, Mino Ceretti, Gianfranco Ferroni, Giuseppe Guerreschi, Bepi Romagnoni, Tino Vaglieri.

“Noi non volevamo – scriverà Romagnoni – fare politica attraverso quadri-manifesto o dichiarazioni programmatiche, ma attraverso una ricostruzione dell’uomo, esterna ed interiore insieme”.

Di qui la scelta “del non-colore” e la predilezione per “le periferie urbane, le fabbriche, gli interni con evanescenze fantasmatiche di larve umane, i muri umidi spesso diroccati, i personaggi solitari” (F. Negri).

La visione delle opere esposte in questa mostra genera suggestioni e riflessioni che dal recente passato si proiettano pienamente nel presente in quanto rimandano a questioni sempre attuali: la fatica e la precarietà del vivere (oggi acuita dalle pandemie e dal ritorno delle guerre), l’idea di libertà (nel mondo ancora oggi minacciata e troppo spesso negata), la ricerca di una nuova concezione di uomo (in tempi in cui si discute di “umanesimo trans-umano” e di “umanesimo oltre-umano” oltre che di intelligenza artificiale), la critica al conformismo sociale.

La mostra si completa con alcune opere, opportunamente selezionate, di Franco Di Pede, Luigi Guerricchio e Felice Lovisco, artisti lucani che condividono un “comune sentire” artistico con gli esponenti del realismo esistenziale.

Questo perché l’artista, riprendendo le parole di Bodini, “solo o in gruppo, catalogato in correnti o battitore libero, a mio parere non può fare altro che stare in mezzo agli impicci della vita”.

A Floriano Bodini e con la collaborazione del Museo Civico Bodini di Gemonio, la mostra dedica una particolare attenzione. Maestro di chiara fama mondiale, Bodini è stato scultore, incisore e medaglista oltre che autore di diverse opere monumentali sia civili che religiose. Tra queste non si può non ricordare anche la porta in bronzo della chiesa di S. Vincenzo de’ Paoli al borgo La Martella, che, inaugurata nel 2006 ad appena un anno dalla sua morte, rappresenta, di fatto, l’ultima sua creazione.

Si ringrazia Giuseppe Gatti di Milano ed i collezionisti privati per il prezioso contributo offerto all’organizzazione della mostra.

Nel corso della serata inaugurale verranno presentate due recenti pubblicazioni curate dallo Studio Arti Visive in collaborazione con il fotografo Antonello Di Gennaro in ricordo di Rocco Scotellaro nel centenario della sua morte.

 

Con questa mostra prende avvio il 60° anno di attività dello Studio Arti Visive.

Opening: sabato 2 marzo ore 18.00.
La mostra sarà visitabile fino al 9 marzo 2024 tutti i giorni (festivi esclusi) dalle ore 18,30 alle ore 21 o per appuntamento al 3403049740.

Nell’estate 2021 il Museo Civico Floriano Bodini aveva presentato la mostra “𝑷𝒊𝒆𝒓𝒐 𝑳𝒆𝒅𝒅𝒊. 𝑫𝒊𝒑𝒊𝒏𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐𝒔𝒐 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐” a cura dell’ Archivio PIERO LEDDI nell’ambito del progetto “Nuove mostre al Museo Bodini. Tra realismo esistenziale e nuova figurazione“. L’esposizione venne suggerita dai primi volumi di una nuova collana per Mimesis edizioni, “Archivi di Nuova Figurazione”, a cura di Sara Bodini e Luca Nicoletti per la quale è stato pubblicato anche il volume dedicato a Piero Leddi con la curatela di Mariachiara Fugazza.
La mostra, che comprende opere prodotte da Piero Leddi nel periodo giovanile, culminato in due personali tenute a Tortona e a Brescia alla fine degli anni Cinquanta, viene proposta, dal 18 settembre al 27 novembre 2022, a San Sebastiano Curone presso Casa del Principe Doria
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𝐆𝐈𝐎V𝐄𝐃𝐢̀ 𝟐𝟗 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄, il volume viene inoltre presentato presso la Fondazione Corrente Onlus a Milano:
“𝑷𝒊𝒆𝒓𝒐 𝑳𝒆𝒅𝒅𝒊. 𝑫𝒊𝒑𝒊𝒏𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐𝒔𝒐 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐”
a cura di Mariachiara Fugazza
Mimesis Edizioni 2022
presso la Fondazione Corrente
Via Carlo Porta,5 – Milano
giovedì 29 settembre 2022 – ore 18:00
intervengono con l’autrice:
Giancarlo Consonni
Lorenzo Leddi
Giorgio Seveso
Accanto alla riproduzione delle opere, il volume include pagine di diario, lettere e testi di Leddi di riflessione sulla sua ricerca. Significativi anche gli elementi di confronto con l’eredità di altri artisti, da Pellizza da Volpedo a Mario Patri. La narrazione condotta attraverso le parole e le immagini permette di seguire il percorso di Leddi e insieme il cammino di una generazione alle prese con i cambiamenti della società e con i temi del rinnovamento artistico a confronto con le grandi correnti straniere.

POLITICS >1956 • 1976

SABATO 22 giugno 2018
OPENING  18.oo
MUSEO ARSENALE LAGO D’ISEO

Inaugura sabato 22 giugno 2019 alle ore 18.00 la mostra POLITICS > 1956 • 1976 presso il Museo dell’Arsenale del lago d’Iseo con la partecipazione del Museo Floriano Bodini di Gemonio e di Montrasio Arte di Monza. La mostra, a cura di Lorenzo Fiorucci, prende avvio da un’opera simbolo di Floriano Bodini “La guerra” emblema dei fatti politici e artistici che si svilupparono all’indomani del conflitto bellico e che rimane in sottotraccia come filo rosso per tutti gli anni a seguire sia come minaccia costante che come pratica adottata nel mondo per affermare nuovi valori.
La mostra si articola in un percorso che coinvolge le opere di artisti della generazione anni trenta: Giuseppe Banchieri, Mino Ceretti, Gianfranco Ferroni, Giuseppe Guerreschi, Bepi Romagnoni e Tino Vaglieri. Protagonisti, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, di una pittura che trae origine dalla realtà sociale che andava rapidamente modificandosi tentando una loro personale interpretazione e marcando una distanza rispetto anche alla generazione precedente che andava esemplandosi sul modello neorealista di Renato Guttuso e di cui, gli artisti qui esposti, hanno cercato con linguaggi inizialmente omogenei e poi mano a mano sempre più diversificati, di rimanere fedeli ad una ricerca pittorica che mettesse l’uomo e i cambiamenti della società al centro della loro ricerca. La mostra consente anche di misurare l’evoluzioni linguistiche di questi artisti che hanno operato prevalentemente in area milanese facendo emergere le proprie identità in un arco di tempo che copre un ventennio. Numerose mostre sono state dedicate a questi artisti, raggruppati sotto l’etichetta talvolta restrittiva di “realismo esistenziale” che si deve a Marco Valsecchi, altri critici forse più vicini all’esperienza iniziale di questi artisti hanno preferito collocare questi lavori sotto l’idea di Ralismo Integrale (Emilio Tadini) altri più per partigianeria hanno scelto di indicare Realismo Sociale (Mario De Micheli) o all’inverso Realismo Cattolico (Giorgio Kaisserlian e Fortunato Bellonzi) a testimonianza di come il dibattito fosse aperto accesso e  polarizzato e come la pittura di questi artisti fosse oggetto di una contesa.
Una breve ma fondamentale parentesi nei loro percorsi, che procederanno poi secondo grandi differenze formali e compositive. La volontà di approfondire come la tematica socio-politica abbia avuto in questo periodo una forte presenza nei lavori di questi artisti, anima il percorso dell’esposizione.
L’arco temporale degli accadimenti politici va dal 1956 (fatti d’Ungheria), passando per la guerra in Corea e il Vietnam fino il movimento sessantottino che si interseca con gli anni di Piombo (1976).

La mostra POLITICS > 1956 • 1976 è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale strutturato in diversi capitoli. Il quadro generale è tracciato da Chiara Gatti per l’Italia, da Marco Tonelli per l’Europa, mentre Maurizio Guerri propone un’analisi filosofica della specificità del “realismo esistenziale” rispetto agli altri “realismi” del tempo mentre Lorenzo Fiorucci mette a fuoco l’interesse della critica politicizzata nei confronti degli esordi di questi artisti. Testi specifici dedicati ad ogni artista sono a cura di Alessandro Botta, Alberto Crespi, Luca Pietro Nicoletti, Maria Rossa; un testo di Sara Bodini delinea le ragioni di un archivio.

 

INFO MOSTRA

Mostra aperta fino al 24.03.2018:
Dal martedì al venerdì 16- 18
Sabato e festivi 10 – 12 / 16 – 18

Empatie/Contaminazioni. Dialoghi tra materia e segno inaugura giovedì 13 dicembre presso la Sala Colonne della Fabbrica del Vapore di Milano. Prima tappa del progetto itinerante che arriverà a marzo al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio.

Quaranta incisori contemporanei a confronto con quattro maestri della scultura Kengiro Azuma, Floriano Bodini, Marino Marini, Francesco Messina.

L’evento espositivo è promosso dall’Associazione Culturale Le Belle Arti – Progetto Artepassante, in collaborazione con il Museo Civico Floriano Bodini e l’Associazione Milanoprintmakers. Con il contributo di Regione Lombardia e il Patrocinio del Comune di Milano, il progetto si inserisce a pieno titolo nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Esiste un legame strettissimo infatti tra scultura e incisione, linguistico ma anche fisico, a partire dalla matrice, elemento imprescindibile per l’incisore che crea la sua immagine e fa nascere la sua idea proprio su un elemento tridimensionale. Il legame, tra queste due forme espressive, è antico e percorre i secoli sin dalla nascita della stampa. Tridimensionalità e bidimensionalità dialogano, come due aspetti di una medesima ricerca, due forme espressive chiamate a confrontarsi tra loro sul piano sia artistico, sia tecnico.

La storia dell’arte ci parla di scultori che, nel loro percorso ideativo, hanno saggiato anche le potenzialità del mezzo incisorio: ne sono un esempio alcuni tra i più grandi artisti nati a Milano o adottati dal capoluogo lombardo, negli anni più fervidi della ricerca creativa.

La mostra parte da un’analisi approfondita delle rilevanze linguistiche e delle tangenze culturali tra scultura e incisione prendendo in considerazione quattro artisti, Azuma, Bodini, Marini e Messina, quattro scultori per i quali il legame con il territorio lombardo, e con la città di Milano, è stato determinante per le giovani generazioni di artisti che ne hanno interpretato il profondo sentimento creativo.

Quaranta incisori contemporanei, selezionati da un comitato scientifico composto da Patrizia Foglia, Renato Galbusera, Diego Galizzi e Ivan Pengo, sono stati chiamati a confrontarsi con l’opera dei quattro maestri, creando un ideale percorso che unisce allievi e maestri. Quattro le sezioni della mostra, ognuna delle quali presenterà un’opera scultorea di uno dei quattro maestri, accompagnata dalle incisioni a lui ispirate. Punto di forza del progetto è la volontà di coinvolgere il pubblico in un’esperienza laboratoriale di alfabetizzazione, conoscenza e condivisione delle peculiarità del mezzo incisorio. La mostra avrà carattere itinerante e sarà, successivamente, ospitata presso i Musei Civici di Pavia, il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, Palazzo Cittadini Stampa di Abbiategrasso.

A completamento del progetto, sono stati studiati da Milano Printmakers workshop a partecipazione gratuita destinati a fasce diverse, che si terranno nelle sedi espositive o in sedi limitrofe.

Particolare attenzione è stata riservata alla ricerca di nuovi target, con iniziative mirate all’integrazione e all’inclusione: studenti, migranti, persone diversamente abili. Saranno proposti eventi laboratoriali legati alla stimolazione tattile, in collaborazione con associazioni attive sul territorio.

Artisti in mostra: Ciro Agostini, Bruno Biffi, Sandro Bracchitta, Vincenzo Burlizzi, Linda Carrara, Jacopo Ceccarelli 2501, T-Yong Chung, Giuliana Consilvio, Claudio Corfone, Virginia Dal Magro, Marta Di Donna, Laura Di Fazio, Patrizio Di Sciullo, Alessandra Donnarumma, Vladimiro Elvieri, Cinzia Fiorese, Graziano Folata, Renato Galbusera, Gaia Gianardi, Shuhei Matsuyama, Francesca Magro, Samuele Menin, Elettra Metallinò, Bonizza Modolo, Sara Montani, Elena Monzo, Abir Nazha, Gigi Pedroli, Paolo Petrò, Angela Reggiori, Agim Sako, Tano Santoro, Chiara Toni, Attilio Tono, Giovanni Turria, Marco Useli, Arianna Vairo, Nicola Villa, Lucrezia Zaffarano, Salvatore Zappalà.

EMPATIE/CONTAMINAZIONI
Dialoghi tra materia e segno
A cura di Sara Bodini, Patrizia Foglia, Renato Galbusera, Diego Galizzi, Ivan Pengo.
13 – 22 dicembre 2018
Milano, Fabbrica del Vapore – Sala Colonne
Via Giulio Cesare Procaccini, 4 – Milano
Inaugurazione 13 dicembre, ore 18.00
Ore 17.00 laboratorio di grafica per bambini
Ore 18.00 inaugurazione e presentazione della mostra
Orari successivi all’inaugurazione: da martedì a domenica 10.30-13.00 / 15.00-18.30
Segreteria Organizzativa eventi.lebellearti@fastwebnet.it
Successive sedi espositive:
PAVIA, Musei Civici, dal 6 febbraio al 10 marzo
GEMONIO, Museo Civico Floriano Bodini, dal 16 marzo al 22 aprile
ABBIATEGRASSO, Palazzo Cittadini Stampa, dal 4 al 31 maggio

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Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli (AN) – Il ritratto nelle arti visive contemporanee

Il Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli ospita la mostra “IL RITRATTO NELLE ARTI VISIVE CONTEMPORANEE” in collaborazione con il Museo Alda Merini di Milano e il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio

Il Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli inaugura sabato 1 dicembre 2018, alle ore 18.30, la mostra “Il Ritratto nelle Arti Visive Contemporanee” a cura di Maria Jannelli e Simona Zava. Al vernissage interverrà Manuela Bora, Assessore Regionale alle Pari Opportunità.Il nuovo grande progetto del Museo e del Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee è realizzato in collaborazione con il Museo Alda Merini di Milano e il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio. Per la prima volta il Museo della Città di Trecastelli propone un’esposizione in cui scultura, pittura, disegno e fotografia s’incontrano, offrendo una panoramica di trentacinque artisti di grande rilievo, alcuni appartenenti al territorio marchigiano e altri provenienti da tutta Italia. La mostra offre uno “sguardo d’autore” sulla tematica del ritratto, ed è un’ulteriore conferma di come i grandi messaggi espressivi del passato tornano, in ogni epoca, a coinvolgere anche i maestri contemporanei che, con linguaggi diversi, dimostrano grande fedeltà e dedizione a questo infinito tema. L’esposizione è un’imperdibile occasione per apprezzare le opere di Floriano Bodini, Francesca  Vitali Boldini, Giuseppe Brunetti, Gianni Cappello, Angelo Casati, Giancarlo Cazzaniga, Leonardo Cemak, Mino Ceretti, Silvio Ceccarelli, Virginia Dal Magro, Antonio Delle Rose, Mirna Donadoni, Marina Falco, Renato Galbusera, Gianantonio Gennari, Maria Jannelli, Piero Marchetti, Matè, Antonio Miano, Francesco Messina, Maria Mulas, Barbara Namhad, Alfonso Napolitano, Alessandro Papetti, Ruggero Passeri, Pico Romagnoli, Rosario Ruggiero, Maria Luisa Simone, Domenico Simonini, Pierangelo Tronconi, Sabina Trifilò, Michela Usanza, Franco Vasconi, Velasco Vitali, Qiao Zhang. La mostra “IL RITRATTO NELLE ARTI VISIVE CONTEMPORANEE” è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Città di Trecastelli e dal Museo Nori De’ Nobili, in collaborazione con il Museo comunale d’arte moderna dell’informazione e della fotografia di Senigallia, La Casa delle Arti-Museo Alda Merini di Milano, il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio e ha il patrocino della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche. L’ingresso e le visite guidate, per singole persone e gruppi, sia alla mostra che al museo, sono gratuiti.

Museo Enrico Butti | Floriano Bodini. LA VIA SACRA DEL ROSARIO